venerdì 7 giugno 2013
Cioccolatini al Peperoncino padano. Ecco la ricetta
cioccolatini semplicissimi, di fatto non li chiamerei nemmeno cioccolatini, diciamo che sono barrette aromatizzate!
con il solito metodo si può aromatizzare il cioccolato con altri ingredienti: cannella, vaniglia, cumino, rosmarino, quello che si desidera!
ingredienti:
cioccolato fondente al 70%
peperoncino macinato (dose a piacere, ovviamente non eccedere!!!)
ho proceduto con il procedimento del temperaggio ad induzione, brevemente:
tagliare il cioccolato
farne sciogliere nel microonde 2/3 del peso
levare dal micro e aggiungere il restante mescolando e facendolo sciogliere nel cioccolato già sciolto
appena fuso tutto per bene, aggiungere l'aroma scelto, in questo caso peperoncino in polvere e amalgamare bene
ovviamente conviene aggiungerne poco poi... assaggiare e regolarsi se ne occorre altro
compiere l'operazione velocemente, se il cioccolato è ben temperato tenderà a solidificarsi velocemente
versare il cioccolato aromatizzato o in degli stampini, o su dei fogli di cartaforno (in questo caso, una volta solidificato si dovrà rompere in pezzettini)
ecco le nostre barrette pronte per essere gustate
attenzione, sono piccanti!!!! ;)
(Riadattamento da: http://www.lacucinadimarble.it/rec.php?id=631)
con il solito metodo si può aromatizzare il cioccolato con altri ingredienti: cannella, vaniglia, cumino, rosmarino, quello che si desidera!
ingredienti:
cioccolato fondente al 70%
peperoncino macinato (dose a piacere, ovviamente non eccedere!!!)
ho proceduto con il procedimento del temperaggio ad induzione, brevemente:
tagliare il cioccolato
farne sciogliere nel microonde 2/3 del peso
levare dal micro e aggiungere il restante mescolando e facendolo sciogliere nel cioccolato già sciolto
appena fuso tutto per bene, aggiungere l'aroma scelto, in questo caso peperoncino in polvere e amalgamare bene
ovviamente conviene aggiungerne poco poi... assaggiare e regolarsi se ne occorre altro
compiere l'operazione velocemente, se il cioccolato è ben temperato tenderà a solidificarsi velocemente
versare il cioccolato aromatizzato o in degli stampini, o su dei fogli di cartaforno (in questo caso, una volta solidificato si dovrà rompere in pezzettini)
ecco le nostre barrette pronte per essere gustate
attenzione, sono piccanti!!!! ;)
(Riadattamento da: http://www.lacucinadimarble.it/rec.php?id=631)
giovedì 6 giugno 2013
Guarda Guarda cosa si trova su Ebay. Peperoncino Padano rulez
Guarda qui. Li conoscevi i semi del peperoncino padano? Segui questo link... e non te ne pentirai.
PEPERONCINO PADANO - TIPO SMALL: !!!clicca qui!!!
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mercoledì 5 giugno 2013
Tabasco. Una salsa che sa molto di noi: piccante.
Il Tabasco è una salsa piccante ricavata dalla varietà omonima della specie Capsicum frutescens, una tipologia di peperoncini. La salsa è prodotta dall'azienda statunitense McIlhenny Company, con sede ad Avery Island in Louisiana, che ne detiene il brevetto fin dal 1870 ed è proprietaria del marchio Tabasco Sauce. Il nome deriva dall'omonimo stato del Messico.
È la prima salsa piccante prodotta industrialmente negli Stati Uniti, a partire dal 1859, e tutt'oggi è una delle più note: secondo Package Facts, nel 1992 aveva una quota di mercato del 26,6%.
La salsa originaria viene commercializzata con l'etichetta Tabasco Pepper Sauce, la McIlhenny nel tempo ha ampliato la sua gamma di salse Tabasco per far fronte alla concorrenza, abbassando quasi sempre la piccantezza rispetto alla salsa originale, tranne nel caso della salsa Tabasco habanero, che arriva ad 8000.
Nel 1849 il New Orleans Daily Delta, un quotidiano di New Orleans, Louisiana, riportava la lettera di un visitatore alla piantagione del Colonnello Maunsell White, in cui si diceva
Il Colonnello produsse la prima salsa dai peperoncini "Tobasco" nel 1859, anno in cui ne apparvero anche delle pubblicità. All'incirca nello stesso periodo diede la ricetta e alcuni peperoncini ad un amico, Edmund McIlhenny, che iniziò anch'esso a coltivarli ad Avery Island. Durante la guerra civile americana, nel 1863, McIlhenny e famiglia fuggirono a San Antonio, in Texas. Al suo ritorno, nel 1865, trovò la piantagione distrutta, ma alcune piante si erano inselvatichite, permettendogli così di ricostruire la piantagione dai loro semi. Cinque anni dopo brevettava la sua salsa "Tabasco", e nel 1872 apriva a Londra un ufficio per la vendita in Europa.
Nel 1889 Heinz imitò la salsa, col nome di Heinz's Tabasco Pepper Sauce, senza tuttavia riuscire a competere con quella di McIlhenny. Il figlio di Edmund McIlhenny, John, ereditò nel 1890, quando una cattiva annata rovinò il raccolto. Fortunatamente vi erano abbastanza riserve di peperoncini fermentati per continuare la vendita. Dato che John non riuscì a trovare in Messico dei frutti che rispondessero alle sue esigenze, da allora la compagnia ha esteso le sue coltivazioni sotto contratto in Honduras, Colombia e altri stati dell'America centromeridionale.
Nel 1898 B. F. Trappey , un altro imprenditore della Louisiana, ex
impiegato di McIlhenny, cominciò a coltivare tabasco dai semi di Avery
Island. La sua B. F. Trappey and Sons produsse la sua salsa,
anch'essa chiamata "Tabasco". I McIlhenny li citarono in giudizio e dopo
una lunga controversia, ottennero il marchio "Tabasco" nel 1906.
Il marchio registrato non impedì alle altre compagnie di usare il nome "Tabasco" nei loro prodotti: nel 1911, la "Joseph Campbell Company", quella delle famosa zuppa immortalata da Andy Warhol, iniziò la vendita del Campbell's Tabasco Ketchup, definendolo l'"appetitosa piccantezza della Salsa Tabasco in forma più delicata."
Notando il successo commerciale del Tabasco di McIlhenny, molti altri produttori in Louisiana si lanciarono nel mercato, e solo nel 1929 la McIlhenny Company ottenne l'esclusiva sul nome Tabasco, vincendo una causa contro Trappey.
Dato che "Tabasco" è il nome di uno stato messicano, l'uso esclusivo del nome in altra area geografica è un fatto curioso, ma non unico: una situazione equivalente si ha riguardo a un prodotto IGP detto "salsa calabra" registrato in Spagna.
Lasciar fermentare almeno un mese, meglio se più a lungo: l'originale fermenta per tre anni. Quando la fermentazione si ferma mettere il macerato in un nuovo contenitore, aggiungere l'aceto e lasciar riposare almeno una settimana. Dopo di che mettere il composto in un colino, e spremerne il liquido. Imbottigliare e conservare in frigo, aggiungendo eventualmente del sale.
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Tabasco_%28salsa%29)
È la prima salsa piccante prodotta industrialmente negli Stati Uniti, a partire dal 1859, e tutt'oggi è una delle più note: secondo Package Facts, nel 1992 aveva una quota di mercato del 26,6%.
La salsa originaria viene commercializzata con l'etichetta Tabasco Pepper Sauce, la McIlhenny nel tempo ha ampliato la sua gamma di salse Tabasco per far fronte alla concorrenza, abbassando quasi sempre la piccantezza rispetto alla salsa originale, tranne nel caso della salsa Tabasco habanero, che arriva ad 8000.
- "I must not omit to notice the Colonel's pepper patch, which is two acres in extent, all planted with a new species of red pepper, which Colonel White has introduced into this country, called Tobasco red pepper. The Colonel attributes the admirable health of his hands to the free use of this pepper."
Il Colonnello produsse la prima salsa dai peperoncini "Tobasco" nel 1859, anno in cui ne apparvero anche delle pubblicità. All'incirca nello stesso periodo diede la ricetta e alcuni peperoncini ad un amico, Edmund McIlhenny, che iniziò anch'esso a coltivarli ad Avery Island. Durante la guerra civile americana, nel 1863, McIlhenny e famiglia fuggirono a San Antonio, in Texas. Al suo ritorno, nel 1865, trovò la piantagione distrutta, ma alcune piante si erano inselvatichite, permettendogli così di ricostruire la piantagione dai loro semi. Cinque anni dopo brevettava la sua salsa "Tabasco", e nel 1872 apriva a Londra un ufficio per la vendita in Europa.
Nel 1889 Heinz imitò la salsa, col nome di Heinz's Tabasco Pepper Sauce, senza tuttavia riuscire a competere con quella di McIlhenny. Il figlio di Edmund McIlhenny, John, ereditò nel 1890, quando una cattiva annata rovinò il raccolto. Fortunatamente vi erano abbastanza riserve di peperoncini fermentati per continuare la vendita. Dato che John non riuscì a trovare in Messico dei frutti che rispondessero alle sue esigenze, da allora la compagnia ha esteso le sue coltivazioni sotto contratto in Honduras, Colombia e altri stati dell'America centromeridionale.
Il marchio registrato non impedì alle altre compagnie di usare il nome "Tabasco" nei loro prodotti: nel 1911, la "Joseph Campbell Company", quella delle famosa zuppa immortalata da Andy Warhol, iniziò la vendita del Campbell's Tabasco Ketchup, definendolo l'"appetitosa piccantezza della Salsa Tabasco in forma più delicata."
Notando il successo commerciale del Tabasco di McIlhenny, molti altri produttori in Louisiana si lanciarono nel mercato, e solo nel 1929 la McIlhenny Company ottenne l'esclusiva sul nome Tabasco, vincendo una causa contro Trappey.
Dato che "Tabasco" è il nome di uno stato messicano, l'uso esclusivo del nome in altra area geografica è un fatto curioso, ma non unico: una situazione equivalente si ha riguardo a un prodotto IGP detto "salsa calabra" registrato in Spagna.
La ricetta
Innanzitutto si dovrebbero utilizzare esclusivamente le piante di Capsicum frutescens var. "Tabasco", ben maturi e freschi. Le coltivazioni di McIlhenny hanno un bastone dipinto dello stesso rosso di cui devono apparire i frutti: né quelli più verdi, né quelli più maturi vengono usati. Ad ogni modo vanno bene anche i normali "Cayenna" o i "Thai Dragon", entrambi varietà di Capsicum annuum, anche se cambia ovviamente il sapore. Ne esistono anche varianti con Scotch Bonnett o Habanero (var. di C. Chinense), molto più piccanti. Qui comunque diamo, per quanto nota, la ricetta originale, di cui si mantengono segrete le esatte quantità e i tempi di stagionatura della salsa finita.Ingredienti
- Peperoncini Tabasco 640 grammi
- Sale grosso 20 grammi
- Aceto di vino bianco 20 cl
Preparazione
Per il macerato, tritare i peperoncini, inclusi i semi, in maniera abbastanza fine. Aggiungere il sale e lasciare in un contenitore sterile chiuso con un tovagliolo pulito.Lasciar fermentare almeno un mese, meglio se più a lungo: l'originale fermenta per tre anni. Quando la fermentazione si ferma mettere il macerato in un nuovo contenitore, aggiungere l'aceto e lasciar riposare almeno una settimana. Dopo di che mettere il composto in un colino, e spremerne il liquido. Imbottigliare e conservare in frigo, aggiungendo eventualmente del sale.
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Tabasco_%28salsa%29)
martedì 4 giugno 2013
Un piccolo nemico contro i nostri peperoncini: la lumaca. Tutti i rimedi per eliminarla
Lumache
e limacce sono state la rovina di generazioni di giardinieri. Nel
tempo sono stati sviluppati molti metodi per controllare questa
appiccicosa peste e alcuni funzionano meglio di altri. Il nostro
obiettivo nel creare questa “Guida definitiva” è stato di mostrare
tutte le differenti strade intraprese per eliminare lumache e limacce, o
più semplicemente per controllarle, affinché possiate scegliere quale
metodo o combinazione di metodi funzioni meglio per voi nel vostro
particolare giardino o situazione.
I metodi di controllo non sono elencati secondo un ordine speciale, ma tutti sono organici, eccetto uno (e ne apprenderete gli inconvenienti leggendo). Tutti funzionano a livelli variabili, ma dopo aver letto questa guida, il controllo di lumache e limacce vi risulterà più agevole e sarete in grado di realizzarlo rapidamente e facilmente senza ulteriori problemi. Finalmente riavrete piante sane e non sbocconcellate! |
E per cominciare una rapida identificazione
Prima d’iniziare, diamo una rapida occhiata alla differenza tra lumache e limacce, che probabilmente è per voi evidente, ma facciamolo egualmente. E’ sempre più facile sbarazzarsi di una peste quando se ne apprendono abitudini e ciclo vitale Descrizione Gli adulti sono molluschi terrestri dal corpo molle. Le lumache portano sul dorso gusci spiralati e sono lunghe da 2,5 a 4 cm. Le limacce sono lunghe da 3 a 25 mm (più lunghe quando si distendono) e sono prive di guscio; la specie Ariolimax californicus, di color giallo banana, varia da 10 a 15 cm di lunghezza. Lumache e limacce sono per lo più di color grigio chiaro o scuro, marrone chiaro, verde, nero, rossastro; alcune presentano macchie o disegni più scuri. Possono lasciare dietro di sé una caratteristica scia di viscido muco. Le uova sono chiare, ovali o rotonde, e vengono deposte in masse gelatinose Piante attaccate Qualsiasi pianta erabcea o arbustiva di consistenza tenera. Danni Sia lumache che limacce si nutrono in prevalenza di materiale vegetale in decomposizione. Mangiano anche tessuti vegetali teneri e polposi. Producono grandi fori in foglie, gambi, frutti e persino nei bulbi. Possono distruggere completamente le plantule e provocare seri danni a giovani germogli e piantine. Le lumache, e talvolta anche le limacce, riescono ad arrampicarsi su alberi ed arbusti per cibarsi. Entrambe aumentano di numero e causano gravi danni nelle annate umide e in regioni ad alta umidità atmosferica o con alte precipitazioni piovose. Ciclo di vita Gli adulti depongono masse di uova in terreni umidi, o sotto pietre e contenitori, tra i detriti di giardino. Le uova si schiudono in 2 – 4 settimane. Le limacce crescono da 5 mesi a 2 anni prima di raggiungere la maturità; le lumache impiegano 2 anni per raggiungere la maturità. |
Lumache Limacce Danni Uova |
1. Raccolta manuale
La raccolta manuale e l'eliminazione di
lumache e limacce (schiacciandole sotto i piedi, buttandole in strada,
gettandole in un secchio d'acqua salata, ecc.) funziona. Infatti la
raccolta degli adulti prima della riproduzione migliora vistosamente
la situazione dato che quelle di piccole dimensioni che vi sfuggono sono
anche quelle che non fanno grossi danni.
Potete procedere di giorno, o di notte con una pila, e raccogliere le lumache a mano, ficcandole in un contenitore di acqua saponata dal quale non possano uscire risalendo.
Potete procedere di giorno, o di notte con una pila, e raccogliere le lumache a mano, ficcandole in un contenitore di acqua saponata dal quale non possano uscire risalendo.
Suggerimento: se intendete procedere in questo modo, usate bastoncini o pinzette. Usare i guanti è poco maneggevole e a mani nude sconsigliabile a causa della bava appiccicosa difficile da eliminare. |
Nota - Una parola su sale e acqua salata: Se lo desiderate, potete sbarazzarvi delle lumache o gettarle in un secchio di acqua salata per ucciderle – ma non gettate sale direttamente per terra in giardino, finireste per rovinare il terreno! |
2. Trappole
L’obiettivo di questo metodo è di indurre lumache e limacce a uscire dalle aiole per entrare in quello che esse credono essere un porto sicuro. In realtà, è un porto che demolirete ogni giorno. Potete ottenere questo posando sul terreno:
Un’assicella piatta
Foglie di cavolo capovolte
Anelli capovolti di arancia, pompelmo o limone
Potete usare anche un vaso di coccio capovolto (il bordo dovrà essere leggermente sollevato da terra per consentire il passaggio)
Lumache e limacce strisceranno sotto questi materiali per allontanarsi dalla luce e dal calore del sole: la mattina dopo non vi resta che buttarle nella spazzatura.
L’obiettivo di questo metodo è di indurre lumache e limacce a uscire dalle aiole per entrare in quello che esse credono essere un porto sicuro. In realtà, è un porto che demolirete ogni giorno. Potete ottenere questo posando sul terreno:
Un’assicella piatta
Foglie di cavolo capovolte
Anelli capovolti di arancia, pompelmo o limone
Potete usare anche un vaso di coccio capovolto (il bordo dovrà essere leggermente sollevato da terra per consentire il passaggio)
Lumache e limacce strisceranno sotto questi materiali per allontanarsi dalla luce e dal calore del sole: la mattina dopo non vi resta che buttarle nella spazzatura.
Di
sera collocate vasi, assicelle, foglie di cavolo e anelli in
giardino, e controllate quotidianamente. Quando trovate le piccole
pesti, eliminatele e mettete nuovo materiale. Controllate le trappole e
distruggete lumache e limacce ogni mattina fino a che il numero non
diminuirà, in seguito controllate una volta alla settimana.
3. Birra o Miscela di Lievito & Miele
Lumache e limacce sono attratte dall’odore di birra stantia o da una miscela di lievito e miele.
Prendete una coppa o un sottovaso e riempiteli di vecchia birra o di una miscela di lievito e miele.
Incassateli in terra di modo che il loro bordo superiore sia a livello del terreno.
Lumache e limacce entreranno nella mistura e affogheranno.
Tenete presente che questo procedimento farà morire le bestiacce solo se la trappola sarà sufficientemente profonda da non consentirgli di raggiungere la sommità e uscire. Perciò, nel caso delle limacce, usate una trappola profonda come un vasetto di yogurt o un bicchiere di plastica, qualcosa insomma che sia troppo profondo per una limaccia da scalare, di modo che morirà annegata nella birra.
Controllate il contenitore giornalmente per assicurarvi che non vi sia caduta dentro accidentalmente una rana o qualcos’altro; svuotare e riempire di nuovo ogni due giorni.
Miscela di Lievito & Miele
Se non avete birra, un’alternativa molto efficace è quella di bollire assieme in acqua lievito e miele. Le proporzioni non sono determinanti.
Fatto questo, procedete come sopra. Incassate un piatto fino all’orlo nel terreno e riempitelo di questo intruglio. Il risultato vi sorprenderà. Lumache e limacce vi scivoleranno dentro dritte dritte e annegheranno. Abbiamo sentito dire che anche succo di pompelmo avanzato funziona bene, ma non abbiamo mai verificato.
Prendete una coppa o un sottovaso e riempiteli di vecchia birra o di una miscela di lievito e miele.
Incassateli in terra di modo che il loro bordo superiore sia a livello del terreno.
Lumache e limacce entreranno nella mistura e affogheranno.
Tenete presente che questo procedimento farà morire le bestiacce solo se la trappola sarà sufficientemente profonda da non consentirgli di raggiungere la sommità e uscire. Perciò, nel caso delle limacce, usate una trappola profonda come un vasetto di yogurt o un bicchiere di plastica, qualcosa insomma che sia troppo profondo per una limaccia da scalare, di modo che morirà annegata nella birra.
Controllate il contenitore giornalmente per assicurarvi che non vi sia caduta dentro accidentalmente una rana o qualcos’altro; svuotare e riempire di nuovo ogni due giorni.
Miscela di Lievito & Miele
Se non avete birra, un’alternativa molto efficace è quella di bollire assieme in acqua lievito e miele. Le proporzioni non sono determinanti.
Fatto questo, procedete come sopra. Incassate un piatto fino all’orlo nel terreno e riempitelo di questo intruglio. Il risultato vi sorprenderà. Lumache e limacce vi scivoleranno dentro dritte dritte e annegheranno. Abbiamo sentito dire che anche succo di pompelmo avanzato funziona bene, ma non abbiamo mai verificato.
4. Cibo secco per Cani e Gatti
Un’altra buona esca per attirare lumache e limacce lontano dalle vostre piante è il cibo secco per cani o gatti. Procedere come segue:
Prendete uno stampo per dolci in stagnola di alluminio e intagliate alcune tacche lungo il bordo in modo che, collocato capovolto per terra, presenterà delle ‘porte’ per far entrare le bestiacce
Depositate del cibo secco per cani o gatti dove volete attirare lumache e limacce.
Coprite con lo stampo di alluminio capovolto e posatevi una pietra sopra perché non si sposti.
Il mattino successivo potrete raccogliere le lumache, metterle in un sacchetto e ficcarlo nella spazzatura.
Un’altra buona esca per attirare lumache e limacce lontano dalle vostre piante è il cibo secco per cani o gatti. Procedere come segue:
Prendete uno stampo per dolci in stagnola di alluminio e intagliate alcune tacche lungo il bordo in modo che, collocato capovolto per terra, presenterà delle ‘porte’ per far entrare le bestiacce
Depositate del cibo secco per cani o gatti dove volete attirare lumache e limacce.
Coprite con lo stampo di alluminio capovolto e posatevi una pietra sopra perché non si sposti.
Il mattino successivo potrete raccogliere le lumache, metterle in un sacchetto e ficcarlo nella spazzatura.
Nota: Se nella vostra zona ci sono procioni, opossum o puzzole, verificate che non mangino il cibo, in caso contrario smettete e tentate un altro metodo. |
5. Deterrenti in rame
Lumache e limacce non tollerano il rame, il cui contatto provoca loro una leggera scossa elettrica. Ottima cosa, però tenete presente che il rame crea solo una barriera, non le ucciderà ma le terrà lontano da una zona in cui non sono ancora state presenti.
Questo sistema è molto utile per aiole rialzate, alberi, contenitori, vasi di fiori e altre aree del giardino o del cortile.
Dopo aver applicato il nastro di rame nella zona prescelta, completate piegando all’infuori per un paio di centimetri il bordo inferiore, tagliuzzandolo (cfr. foto a lato e visita il sito:
www.rinconvitova.com/snail%20barr.htm)
Lumache e limacce non tollerano il rame, il cui contatto provoca loro una leggera scossa elettrica. Ottima cosa, però tenete presente che il rame crea solo una barriera, non le ucciderà ma le terrà lontano da una zona in cui non sono ancora state presenti.
Questo sistema è molto utile per aiole rialzate, alberi, contenitori, vasi di fiori e altre aree del giardino o del cortile.
Dopo aver applicato il nastro di rame nella zona prescelta, completate piegando all’infuori per un paio di centimetri il bordo inferiore, tagliuzzandolo (cfr. foto a lato e visita il sito:
www.rinconvitova.com/snail%20barr.htm)
|
Nastro di rame
applicata a un vaso di fiori |
Esempi di dove il rame funziona:
Tronchi di alberi: Applicare un nastro di rame attorno alla base.
Fioriere: Applicare attorno al vaso un nastro di rame, che impedirà alle bestiacce di attraversarla. Per cassoni freddi o aiole rialzate: Fissare una lamina di rame ai telai. Banconi in serre: Fissare dei nastri di rame larghi 7,5 cm attorno ai bordi. Ora non sarebbe fattibile mettere una barriera di rame attorno all'intero giardino, ma questo metodo è eccellente per proteggere piccoli contenitori e aiole di plantule delicate. Nastri e strisce di rame possono essere fissati attorno ad aiole rialzate o a piccoli contenitori, i fogli di rame si usano per avvolgere l'intero contenitore. Gli arbusti possono avvalersi di un nastro di rame sul tronco più basso. Perché il rame sia efficace, è necessario che venga pulito periodicamente con aceto, altrimenti si ossida e non funziona. |
Lamina di rame
utilizzata in un'aiola Prodotto in commercio |
6. Materiale ruvido
Alcuni
materiali ruvidi, come gusci d'uovo, carta abrasiva, scorie e ceneri di
legno, farina fossile (ossia terra di diatomee, che bisognerà
sostituire quando si bagna), funzionano bene come barriere: Anche questo
metodo non eliminerà lumache e limacce ma le rallenterà.
Come per il rame, un altro materiale che non amano attraversare è la carta abrasiva. Potete mettere dei collari di carta abrasiva attorno alle vostre piante, se ne avete voglia. Ritagliate dei dischetti da fogli di carta abrasiva, o usate i dischi già pronti delle levigatrici orbitali. Fate una taglio dal bordo fino al centro di ogni disco e sistemate i collari attorno allo stelo (forzando un poco la fessura con le mani) e poi appoggiate bene i dischi di carta abrasiva sul terreno. |
Gusci d'uovo Farina fossile Carta abrasiva |
7. Predatori naturali
Opossum, polli, anatre, tartarughe, topi e alcuni uccelli, e pure serpenti, si cibano di lumache e limacce. La maggior parte di gente che ha polli e anatre difficilmente ha avuto occasione di vedere uan lumaca o una limaccia.
Ovvio che questa soluzione si applica solo a chi vive in zone rurali o in ambienti particolari.
8. Lumaca predatrice
Esiste una lumaca predatrice (Rumina decollata) che si ciba di giovane lumache e potrebbe valere la pena di provare... ma potrebbero anche sbocconcellare giovani piantine.
Occorre un po' di tempo per ottenere un gruppo stabile di lumache predatrici, ma molti giardinieri sono rimasti soddisfatti dei risultati.
Sono lumache semitropicali e non prosperano in giardini freddi o temperati, e in alcune zone dove potrebbero prosperare, sono state vietate come specie potenzialmente invasive.
Sono lumache di gradevole aspetto e quando lavorano bene in taluni giardini, dovrebbero essere incoraggiate a continuare. Se desiderate metterle alla prova, assicuratevi di non usare nessun tipo di lumachicida, chimico o organico che sia, perché colpirebbe anche loro.
9. Esche organiche (vedi nota alla fine dell'articolo)
Due
delle migliori esche organiche sul mercato sono Sluggo e Escar-Go, che
contengono fosfato di ferro. Sono inoffensive per gli esseri umani, per
gli animali d'affezione, pesci, uccelli, insetti utili e mammiferi.
Per
molti altri organismi, inclusi i lombrichi e certi coleotteri
terricoli, non sono noti effetti nocivi. Potete anche usare in tutta
sicurezza il fosfato di ferro in vicinanza di piante alimentari,
ornamentali, sul prato, in giardino, in serra e nella coltivazione di frutti di bosco, fino al giorno setsso della raccolta.
Il
fosfato di ferro è un composto organico che si trova in natura nel
terreno, e se l'esca non viene ingerita dalla lumaca o dalla limaccia,
si decompone e diventa un fertilizzante. Non è volatile e non si
scioglie rapidamente nell'acqua, il che ne minimizza la dispersione al
di là di dove è stato applicato.
Viene
applicato sul terreno sotto forma di cilindretti contenenti l'esca.
Quando ingeriti, il fosfato di ferro interferisce col metabolismo del
calcio nell'apparato digerente talché lumache e limacce cessano
immediatamente di nutrirsi e muoiono da 3 a 6 giorni più tardi.
Il
fosfato di ferro è più valido dei prodotti chimici a base di metaldeide
in quanto mentre quest'ultima diventa inefficace in caso di pioggia o
di annaffiature, il fosfato di ferro rimane attivo, anche dopo ripetute
bagnature, fino a due settimane.
Taluni
possono argomentare che questi prodotti sono più cari di quelli a base
di metaldeide, ma questo non è necessariamente vero. Il fosfato di ferro
rimane attivo più a lungo e perciò ne occorre di meno per eliminare
più lumache, dunque è più vantaggioso in termini di costo.
Il
sistema più efficace è di eliminare la popolazione adulta di lumache e
limacce all'inizio dell'anno, prima che depongano le uova. Così facendo
non avrete lumache e limacce per il resto dell'anno, senza ulteriori
applicazioni.
L'epoca
migliore per un controllo a lungo termine è di trattare l'intero
giardino quando l'umidità autunnale è al suo massimo. In questo modo in
primavera ci saranno pochi adulti a deporre le uova. E' utile procedere
con un'altra applicazione alla fine dell'inverno o all'inizio della
primavera, e di nuovo un mese dopo. Tre applicazioni all'anno e il gioco
è fatto!
Come applicare il prodotto:
I
prodotti a base di fosfato di ferro si applicano come le altre esche.
Basta spargere i granuli sul terreno (evitando di formare mucchietti)
dove vedete lumache e limacce o nei loro posti preferiti per abbuffarsi.
Se il terreno è secco, bagnatelo prima di spargere l'esca. Deve essere umido ma con poca o nulla acqua stagnante.
Non
appena ingerita l'esca, lumache e limacce cessano immediatamente di
nutrirsi e strisciano di nuovo sotto le piante per morire. Il fosfato di
ferro è di azione più lenta rispetto alla metaldeide ma rimane attivo
più a lungo sul suolo e una volta che se ne sono cibate, le bestiacce
smettono di danneggiare le vostre piante, il che è lo scopo principale
di tutta l'operazione.
Alcuni dati essenziali:
Sluggo
e Escar-Go costituiscono un richiamo irresistibile. Ripetuti studi
hanno dimostrato che lumache e limacce mangiano queste esche prima di
mangiare le piante circostanti.
Il
fosfato di ferro elimina lumache e limacce in tutta calma.
Probabilmente non ne vedrete i cadaveri perché spesso vanno a morire in
posti appartati. Ma vi renederete conto che le vostre piante non
subiscono più attacchi.
Il
fosfato di ferro è efficace per le zone difficili da raggiungere
poiché il suo richiamo attira lumache e limacce dai loro nascondigli,
cioè è efficace per qualunque zona da loro frequentata, comprese le
aiole pacciamate.
L'unico essere che potrebbe essere danneggiato dall'uso del fosfato di ferro è la lumaca predatrice (Rumina decollata), descritta al punto 8. Se ne avete nel vostro giardino, non usate né questa né altre esche.
|
10. Esche chimiche
Esche a base di metaldeide: se usate esche a granuli fate molta attenzione, perché possono costituire un
pericolo per gli animali domestici, in quanto molto simili al loro
cibo. Il tipo a granuli finissimi è meno pericoloso. In ogni caso
leggete bene le istruzioni in etichetta.
La
metaldeide è abbastanza tossica per cui si raccomanda di non usarla in
vicinanza di piante commestibili, e inoltre può essere pericolosa per
cani, gatti e pesci.
Le
esche a base di metaldeide hanno un'azione diversa rispetto a quelle
organiche a base di fosfato di ferro e poiché abbiamo già descritto con
abbondanza di dettagli come funziona il fosfato di ferro al paragrafo 9,
diamo ora un'occhiata alla metaldeide.
La
metaldeide disidrata lumache e limacce abbastanza rapidamente se
ingeriscono il veleno. Questo va bene, ma esse possono riprendersi
dall'avvelenamento in caso di pioggia o di accesso a zone umide, dove
non si disidrateranno completamente e quindi non moriranno.
Per
avvelenamento da metaldeide o da contatto con il sale, una limaccia può
perdere metà del suo peso e restringersi a un terzo delle sue
dimensioni, ma se riesce a ripararsi in un luogo umido abbastanza
rapidamente, o se piove, si riprenderà.
Poiché la metaldeide da sola talvolta non è efficace come potrebbe, alcuni lumachicidi le associano il principio attivo Carbaryl per aumetarne la tossicità. Il Carbaryl ucide gli insetti utili e dovrà quindi essere usato con cautela.
Un
altro svantaggio è che le esche a base di metaldeide bagnate non
funzionano, ragion per cui ogni volta che annaffiate o che piove, è
necessaria una nuova applicazione.
Molti prodotti chimici funzionano, tuttavia badate a come e dove applicarli.
11. Fondi di caffè
L'uso dei fondi di caffè per il controllo delle lumache attiene, pensiamo, al folklore giardiniero in quanto non abbiamo trovato che funzioni molto bene.
Se
tuttavia usate questo sistema e ne avete cieca fiducia, dovete
assolutamente continuare! Non ha senso che smettiate di fare qualcosa
che con voi funziona.
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Fondi di caffè
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12. Spruzzare con acqua e aceto
Mescolate
acqua e aceto in parti eguali. Noi non abbiamo mai provato, ma molti
giardinieri spergiurano che spruzzando questa miscela su lumache e
limacce hanno risolto i loro problemi.
13. Repellente a base d'erbe
Si
dice che mettendo menta o salvia nella pacciamatura si ottenga un buon
risultato come repellente per lumache e limacce. Noi non lo abbiamo mai
sperimentato, ma molti giardinieri giurano su questo metodo. Non le
elimina, verosimilmente agisce come barriera.
Se abbiamo omesso qualche metodo, vogliate farcelo sapere!
Abbiamo
cercato di mettere tutto quanto sapevamo su repellenti, barriere e
principi attivi tossici nei confronti di lumache e limacce.
Tuttavia se ci sono possibilità qui non considerate, noi accogliamo sempre volentieri i vostri commenti e suggerimenti. Contattateci nel nostro sito. Ogni informazione aggiuntiva sarà pubblicata.
Tuttavia se ci sono possibilità qui non considerate, noi accogliamo sempre volentieri i vostri commenti e suggerimenti. Contattateci nel nostro sito. Ogni informazione aggiuntiva sarà pubblicata.
Soprattutto speriamo che abbiate trovato utile e valida la nostra "Guida definitiva per lumache e limacce".
(Fonte: http://www.trafioriepiante.it)
lunedì 3 giugno 2013
Come il grana, ma piccante. I semi del peperoncino di posssono trovare. Ecco come
Guarda qui. Li conoscevi i semi del peperoncino padano? Segui questo link... e non te ne pentirai.
PEPERONCINO PADANO - TIPO SMALL: !!!clicca qui!!!
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domenica 2 giugno 2013
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martedì 21 maggio 2013
Crema di peperoncino padano. Ricetta.
La crema di peperoncini è una ricetta tipicamente merdionale preparata in particolar modo in Calabria e Sicilia, regioni che hanno fatto del peperoncino il signore dei condimenti.
Naturalmente la crema di peperoncini è preparata solamente con peperoncini rossi e piccanti che conferiscono alla salsa il tipico colore rosso fuoco ed il profumo intenso.
Le origini di questo piatto sono da fare risalire al periodo dopo la scoperta dell'America, quando iniziò ad intensificarsi il commercio di questo ortaggio.
Poichè il peperoncino, al contrario delle altre spezie, poteva essere acquistato a poco prezzo e anche coltivato molto facilmente, la popolazione iniziò ad utilizzarlo per la conservazione dei cibi e soprattutto per insaporire le loro povere pietanze.
tempo di cottura: 30 minuti
A questo punto versate il composto in un colino d' acciaio e lasciatelo riposare tutta la notte nel colino per fare espellere tutta l'acqua in eccesso.
Passata la nottata, mettete il composto in una terrina ed emulsionatelo con l'olio fino ad ottenere una crema omogenea di un bel colore rosso fuoco.
Invasettate la vostra crema di peperoncini in vasetti piccoli e chiudeteli con tappi nuovi, quindi fate sterilizzare il tutto per almeno mezzora.
(Fonte: http://ricette.giallozafferano.it/Crema-di-peperoncini.html)
Naturalmente la crema di peperoncini è preparata solamente con peperoncini rossi e piccanti che conferiscono alla salsa il tipico colore rosso fuoco ed il profumo intenso.
Le origini di questo piatto sono da fare risalire al periodo dopo la scoperta dell'America, quando iniziò ad intensificarsi il commercio di questo ortaggio.
Poichè il peperoncino, al contrario delle altre spezie, poteva essere acquistato a poco prezzo e anche coltivato molto facilmente, la popolazione iniziò ad utilizzarlo per la conservazione dei cibi e soprattutto per insaporire le loro povere pietanze.
tempo di cottura: 30 minuti
Ingredienti
■ Preparazione
Lavate i peperoncini, togliete il picciolo e metteteli a frullare insieme all'aglio e al sale fino ad ottenere un bel composto denso.A questo punto versate il composto in un colino d' acciaio e lasciatelo riposare tutta la notte nel colino per fare espellere tutta l'acqua in eccesso.
Passata la nottata, mettete il composto in una terrina ed emulsionatelo con l'olio fino ad ottenere una crema omogenea di un bel colore rosso fuoco.
Invasettate la vostra crema di peperoncini in vasetti piccoli e chiudeteli con tappi nuovi, quindi fate sterilizzare il tutto per almeno mezzora.
(Fonte: http://ricette.giallozafferano.it/Crema-di-peperoncini.html)
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